Crema dessert variegata al Baileys ed al caffè


Avete presente il solito (cretino) servizio del telegiornale, quello con l'immancabile Parere degli Esperti su quanto ingrasserà ciascun italiano in vacanza e il relativo Consiglio degli Esperti su come evitare il problema (di solito si tratta di idee geniali, per esempio non abbuffarsi, mangiare molta frutta, bere molto, fare movimento, insomma roba che se non sei un esperto non ci puoi arrivare). Ecco, nel caso mio purtroppo coglie nel segno perché davanti agli alberi di fichi carichi che mi trovo davanti in vacanza, al diavolo gli esperti e i consigli loro. Quindi, come ogni buon rientro dalle vacanze che si rispetti, anche quello di quest'anno ha determinato l'Era del Budino: e cioè il periodo più o meno lungo in cui c'è da fare i bravi ed evitare i dolci complicati.
(dice il grillo parlante: ma evitare i dolci, punto e basta, no, eh? E no. Venite a scontrarvi con l'effetto-choc di lasciare 35 gradi ed un sole spaccapietre ad Atene ritrovandosi con 12 gradi e pioggia continua in Germania, e poi mi direte come si fa ad aver voglia di fare gli asceti: tanto vale il cilicio, in ginocchio sui ceci e altre forme di autolesionismo medievale).

Nonostante Herr Dr.-Dr. scherzi sul Budino come prototipo del dessert "castigato" per eccellenza nonché sulla durata delle Ere del Budino post-natalizia e post-estiva (da quant'è che non facciamo... un bel budino, direi!), non è che i budini siano necessariamente così punitivi. Dipende da con cosa li facciamo, e, per dirne una, il Baileys come ingrediente non è punitivo per niente (e neanche dietetico). Questa crema segna infatti normalmente la fine del periodo, come dire, quaresimale...

Queste sono le dosi per 4 budini da servire in coppe o bicchieri meglio se trasparenti, così si vede l'alternanza degli strati. La crema fa la morte sua se accompagnata da una salsa di caramello leggermente salato al gusto di caffè, che rappresenta di per sé un optional ma... 

La salsa la potrete preparare così:
  • 100 g. di zucchero Demerara + 30 g. di acqua
  • una presa di vaniglia o 1 bustina di zucchero con semi di vaniglia
  • 15 g. di burro
  • 40 g. di latte
  • una presa di sale (con cautela ché ad aggiungere siete sempre in tempo)
(per il procedimento, si tratta di realizzare un caramello base a partire dalla miscela di acqua e zucchero; appena diventa ambrato e fa delle bolle, togliere dal fornello e versare con molta cautela il latte caldo, ed occhio ad eventuali schizzi; amalgamare unire il burro ed il sale, aggiungendone se necessario).


Per la crema: Portare ad ebollizione:
  • 500 ml. di latte intero
  • semi di mezza bacca di vaniglia, o una presa di semi di vaniglia "sfusi"
  • un pizzico di sale.
Nel frattempo mescolare bene con la frusta a mano:
  • 3 tuorli d'uovo
  • 65 g. di zucchero
  • 45 g. di amido
e aggiungere
  • 120 ml. di liquore Baileys.
Sulla miscela versare il latte caldo a filo, rimettere sul fornello e lasciare addensare bene. È importante che la crema sia ben calda e il Baileys venga aggiunto durante la cottura, perché ho avuto tremende esperienze in casi di altre preparazioni a cui mi è capitato di incorporarlo "a crema pronta". Non so che diamine contenga, ma dev'essere qualcosa che va disattivato a una certa temperatura perché altrimenti attacca gli amidi e dopo qualche ora quello che era un bel budino si trasforma in una zuppa. (di solito quest'effetto ce l'ha un enzima contenuto nel tuorlo, che per questo va ben riscaldato, ma la mia esperienza si riferisce a una crema senza uova e posso dirvi in seguito a un preciso esperimento che la colpa era proprio del liquore!).

Mettere da parte 1 tazza di crema e aggiungere 2 cucchiaini di caffè istantaneo. Mescolare bene e mettere da parte. Lasciare intiepidire e poi riempire i bicchieri alternando gli strati, versando se si vuole tra l'uno e l'altro la salsa di caramello al caffè e spolverando di cacao amaro.

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