Già che eravamo qui a parlare di matcha...
... arriva anche la crema (sì, con l'ombra sulla foto - era sera, che c'è da fare?). Perché ve l'avevo detto, ci sta bene, ed è una bella scusa per cambiare dai soliti budini.
Qui veramente ci vorrebbe la vaniglia blu. L'idea me l'ha data infatti un sito francese che commercia per l'appunto questa varietà, a me ancora completamente sconosciuta e nel frattempo diventata una sorta di mito. Qualcuno la conosce? In Germania non è arrivata e la curiosità mi mangia viva, una volta o l'altra devo ordinarne una bacca, ammesso che non costi un patrimonio altrimenti, tra vaniglia blu e matcha, uno deve scegliere tra fare la spesa per una settimana o per quattro budini.
Per i quali, partendo dal presupposto di usare la vaniglia normale (o, nel caso di particolare snobismo, la vaniglia di Tahiti che non scherza neanche lei), serviranno
- Latte intero 500 ml
- Tuorli d'uovo 4
- 1 bacca di vaniglia
- Té matcha in polvere 3 cucchiaini
- Zucchero 65 g. (a me piace così, perché poi c'è il caramello; se siete proprio becs sucrés più ancora di me potete arrivare a 80)
- 4 cucchiai di zucchero per caramellare
Riscaldare il latte con la bacca di vaniglia incisa e i semini preventivamente raschiati via. Lasciare in infusione.
Sbattere i tuorli con lo zucchero e il matcha, senza montare perché la crema non deve incorporare aria. Versare il latte a filo dopo aver eliminato la bacca di vaniglia (da sciacquare e usare per aromatizzare lo zucchero). Mescolare bene e riempire quattro stampini.
Fare cuocere a bagnomaria in forno (150º per 35-40 minuti, controllare!), lasciare raffreddare e mettere al fresco per un minimo di due ore. Al momento di servire (non prima altrimenti l'effetto "vetro" scomparirà ben presto), spolverare di zucchero e bruciarlo con l'apposita torcia. In alternativa, si può passare brevemente i budini sotto al grill del forno.
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